Pagine

giovedì 9 dicembre 2010

La difficile arte di spogliarsi

Ce ne sono poche che praticano bene quest'arte, soprattutto in una città come Cagliari, dove mancano i posti per esibirsi e la stagione è quella che è. Non sto parlando di spogliarelli umani, ovviamente, ma del modo di perdere le foglie che hanno le piante spoglianti.
Infatti Cagliari, lo abbiamo già detto, non ha i viali di Platani, o di Aceri, o di Tigli che diano luogo all'annuale splendido spettacolo che si riscontra, per esempio, nelle città del Canada, a Parigi o a Milano; le nostre piante spoglianti sono "poche e disunite", e le temperature che non ne vogliono sapere di abbassarsi non aiutano.
Però, però, abbiamo le eccezioni che, proprio perchè tali, vanno godute: mi riferisco per esempio al Ginkgo Biloba, già citato nel primo post del 30 ottobre. Guardate lo spettacolo che offre questo giovane esemplare sulla sinistra, residente in Piazza Giovanni XXIII; sta cominiciando a spogliarsi, si intravvedono le foglie per terra, che si staccano con tutto il picciolo senza perdere la loro forma ed il loro splendido colore giallo.
Oppure ammirate gli esemplari di Piazza Repubblica, molto più grandi e maestosi.
Se confrontiamo questo spettacolo con quello di altri alberi, le cui foglie si macchiano e si arricciano sulla pianta, e lasciano la pianta mezzo vestita malamente e mezzo nuda, possiamo dare pieno significato al titolo di questo post.
Lo spettacolo dei Ginkgo replicherà solo per pochi giorni, soprattutto se arriva il maestrale; per goderlo, e per raccogliere le foglie senza farle macerare,  occorre sbrigarsi.

E, visto che siamo in argomento, vi propongo una foto del micro-boulevard di Bagolari, di cui al post del 10 novembre .